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Quando discuto o litigo con la persona che amo, metto in atto un comportamento violento?

Alzare la voce, arrabbiarsi, esprimere con forza il proprio punto di vista, cercare di avere ragione a tutti i costi, evitare contatti con il partner dopo un litigio spesso sono comportamenti normali. Succede, o è successo a tutti almeno una volta, in un momento di ira di dire cose di cui ci siamo pentiti, insultare qualcuno o rigirare la conversazione a nostro favore. Come capisco, allora, se sto mettendo in atto un meccanismo violento?

La prima cosa da valutare è quanto spesso succede


· A volte/ogni volta che mi arrabbio faccio cose di cui poi mi pento


· A volte/ogni volta che mi arrabbio l’altra persona mi dice o mi fa capire che ho esagerato


· Cerco spesso di provocare qualcuno per far scoppiare una lite


· A volte perdo il controllo di me e delle mie azioni


· Penso che per far capire le mie posizioni sia importante affermarle con forza e a voce alta


· Nei periodi di maggiore stress a lavoro le mie esplosioni di rabbia sono più frequenti


· Quando faccio uso di alcol o droghe il mio comportamento diventa aggressivo


· Quando a casa succede qualcosa che non mi piace perdo le staffe


· Sono sempre arrabbiato, basta poco a farmi esplodere


Questi sono solo degli esempi, ma se ti senti descritto da alcuni di essi è importante che continui a leggere.


Quando una discussione diventa una rappresaglia

Quando arriviamo a discutere o a litigare con qualcuno è perché i nostri punti di vista, le nostre intenzioni, i nostri desideri sono diversi da quelli dell’altra persona. Tramite la discussione cerchiamo di far capire all’altro quello che abbiamo dentro, cercando di solito, comprensione e rispetto. Una discussione sana è un confronto tra due adulti che esprimono il loro punto di vista, ma allo stesso tempo cercano di capire cosa l’altro sta dicendo; parlare dei propri problemi, sentimenti, desideri e vissuti interiori dovrebbe essere facile con la persona che amiamo ma spesso, purtroppo, non è così. Ognuno dei due partner mette davanti le proprie ragioni, pensando che l’altro sia un avversario da battere anziché un alleato con cui combattere. Quali sono gli atteggiamenti che mi fanno capire se sto mettendo in atto una rappresaglia?


· Dico cose solo per ferire l’altra persona


· Non la lascio parlare


· Uso un atteggiamento minaccioso e intimidatorio (facendo minacce, prendendo oggetti da usare come armi…)


· Insulto, umilio, svaluto lei o le persone che le sono care


· Mi vendico del male che mi fa (deve soffrire quanto me…)


· Quando l’altra persona mi dice che ho esagerato io penso che sia lei a esagerare


· Penso che il mio comportamento sia normale e che sia lei a fare di una sciocchezza un dramma


· Quando ripenso al mio comportamento ci rido su e a volte lo considero anche divertente


· Do sempre la colpa all’altra persona di quello che succede


· Uso i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni per ferirla


· Manipolo (rigiro) sempre la conversazione per far sentire l’altra persona

sbagliata e colpevole, per avere ragione o per ferire i suoi sentimenti


· Dopo una discussione o una lite punisco l’altra persona con i miei comportamenti (venendo meno ai miei compiti, facendo dispetti, rovinando i suoi programmi, isolandomi…)


Probabilmente ti senti descritto in alcuni degli esempi qui sopra. Spesso diamo il nostro comportamento per scontato, non prendendo nemmeno in considerazione il fatto che questi comportamenti che mettiamo in atto possano essere violenti. Semplicemente l’abbiamo visto fare ai nostri genitori, pensiamo che siamo fatti così, che cambiare non è possibile o è inutile.


Dopo aver messo in atto i comportamenti descritti negli esempi come ti senti? Pensi di essere riuscito a esprimere i tuoi sentimenti? Pensi che l’altra persona abbia capito il tuo punto di vista? Pensi di aver trovato una soluzione al problema?

Se la risposta alle domande è no, leggi qui (link su come affrontare una discussione funzionale)

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